Le caratteristiche qualitative dell'acqua
Dallo 01/01/2016 Acque Potabili Spa ha cessato ogni attività operativa; qui di seguito alcune indicazioni storiche della gestione cessata
Chimicamente l'acqua è un buon solvente pertanto le acque naturali sono tutt'altro che “pure” o prive di impurità; esse possono contenere moltissime sostanze disciolte che vengono denominate contaminanti. Molti contaminanti sono innocui, altri apportano addirittura dei benefici (per esempio il fluoro ed il calcio in deteminati “range” di concentrazione), altri ancora invece, anche se presenti in concentrazioni infinitesime, possono avere effetti di tossicità acuta o cronica sugli organismi viventi.
La concentrazione di un particolare contaminante è normalmente molto piccola ed è misurata in milligrammi od in microgrammi per litro (mg/l o µg/l).
Lo sviluppo industriale, economico e sociale dell’umanità ha comportato non soltanto una sempre più elevata richiesta di acqua in termini quantitativi, ma anche una crescente immissione nell’ambiente di sostanze che, direttamente o indirettamente, possono rappresentare fattori di compromissione della qualità della stessa.
Contemporaneamente, lo sviluppo di studi di epidemiologia ambientale ed il perfezionamento delle tecniche di analisi delle acque, hanno consentito di definire meglio i rapporti tra composizione dell’acqua e salute.
In generale il giudizio di qualità dell'acqua si basa sulla qualità e sulla quantità delle impurità in essa presenti; pertanto l’assenza di microrganismi e di sostanze inquinanti nocivi per la salute umana, ma anche la sua gradevolezza dal punto di vista organolettico, sono requisiti essenziali per definire un’acqua potabile. La gradevolezza è accertata dai nostri sensi, mentre la presenza di microrganismi e di sostanze inquinanti viene valutata in laboratorio.
Per garantirne la conformità alle normative europee, nazionali (D.Lgs. 31/2001 e s.m.i.) e regionali vigenti in materia di acqua potabile la Società effettua sistematicamente approfonditi controlli analitici. Questi vengono effettuati:
- sulle acque prelevate dall’ambiente (acque sotterranee e superficiali) al fine di identificare l’eventuale presenza di inquinanti di origine antropica o naturale;
- sulle acque sottoposte a processi di potabilizzazione per monitorare e ottimizzare l’efficacia dei trattamenti (la Società gestisce oltre 60 impianti di potabilizzazione);
- sulle acque erogate dagli impianti di produzione e su quelle immesse nelle reti di distribuzione.
La frequenza dei controlli viene stabilita in base alle caratteristiche specifiche dell’acqua, alle dimensioni del bacino d’utenza, ai trattamenti di potabilizzazione ed ai materiali impiegati per la realizzazione della rete di distribuzione.
La quantità di acqua mediamente “addotta” dalla Acque Potabili S.p.A. è di oltre 90 milioni di m3/anno.
La società gestisce la distribuzione dell'acqua potabile in oltre ottanta Comuni, corrispondenti a circa 700.000 abitanti serviti, in un territorio nel quale sono dislocati più di 1500 punti di prelievo.
Su tali punti di prelievo vengono determinati annualmente circa 172.000 parametri suddivisi in circa 4300 prelievi per protocolli analitici chimici/anno comprendenti parametri chimici, chimico-fisici e organolettici e circa 4500 prelievi per protocolli analitici microbiologici/anno.
Sulla base dei risultati analitici ottenuti vengono avviati o aggiornati piani di intervento volti ad assicurare che le caratteristiche dell’acqua erogata siano sempre conformi ai requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Per conoscere le caratteristiche qualitative medie dell’acqua erogata nei comuni da noi gestiti consulta l'Area "La qualità dell'acqua" alla voce "La qualità dell'acqua nei Comuni da noi gestiti" . Per conoscere il significato dei parametri analitici riportati clicca qui.
Bisogna infine ricordare che, come previsto dal D.Lgs. 31/2001 anche i servizi e presidi delle Aziende Sanitarie Locali effettuano prelievi e controlli analitici sulle acque destinate al consumo umano.
La Società Acque Potabili in qualità di ente gestore del ciclo idrico integrato opera anche nell’ambito della raccolta e della depurazione delle acque reflue. Tale servizio è reso in 11 comuni italiani per un totale di 65.000 abitanti equivalenti. Al fine di assicurare una corretta gestione degli impianti di depurazione vengono effettuati oltre 900 campionamenti/anno (acque e fanghi) e vengono determinati oltre 8.000 parametri/anno apportando un contributo attivo alla salvaguardia delle risorse idriche e dell’ambiente in generale. In totale vengono infatti trattati circa 5 milioni di m3/anno di acque reflue dalle quali viene rimosso un buon 90% del carico organico inquinante originario.